Antichi Vigneti di Cantalupo

Onav Alessandria – 19 aprile 2019

I vini di Alberto Arlunno, titolare della cantina Antichi Vigneti di Cantalupo, sono stati i protagonisti di una degustazione organizzata dalla Sezione ONAV di Alessandria

L’areale dove sono ubicati i vigneti (Ghemme e Romagnano Sesia) è un colossale campionario mineralogico costituiti da rocce formatesi dall’esplosione del Supervulcano della Valsesia (300 milioni di anni fa, quando sulla Terra esisteva un solo continente chiamato Pangea) e da depositi morenici lasciati dal ritiro del ghiacciaio del monte Rosa.

Questi terreni sono la base dell’eleganza e della finezza dei vini di Ghemme dove il Nebbiolo, detto localmente Spanna, è re incontrastato.

 Spanna: l’etimologia del nome è incerta, come dice Alberto, potrebbe derivare da Spinea o Spionia, vitigno descritto da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia oppure dal lemma “prunus spinus”, pruno selvatico, i cui piccoli e compatti frutti, simili allo Spanna, vengono ricoperti dalla pruina, ipotesi supportata dal termine “prunent” con cui viene chiamato il Nebbiolo in Val d’Ossola.  
La cantina

Antichi Vigneti di Cantalupo nasce nel 1977. I vigneti, sono composti da vitigni Nebbiolo (80%), Vespolina, Uva Rara, Greco di Ghemme, Arneis e Chardonnay, ubicati in zona collinare ad un altitudine tra i 250 e i 310 metri ed esposizione Sud, Sud-Ovest.

Tutte le fasi di produzione del vino, dalla vendemmia manuale con severa selezione delle uve alla attività di vinificazione e affinamento hanno permesso all’azienda di conseguire riconoscimenti nazionali e internazionali.

Note di degustazione
  • Mia Ida spumante brut rosé (100% Nebbiolo) dalla bella tonalità rosa vivo, perlage fine e persistente. Al naso i profumi fruttati prevalgono su quelli floreali, in bocca è asciutto, avvolgente e sapido. Il vino è dedicato Ida Costa Arlunno, madre di Alberto.
  • Mimo, Colline Novaresi Doc Nebbiolo 2018 (100% Nebbiolo), ottenuto dal contatto bucce-mosto di poche ore. Presenta una raffinata nota cromatica rosa, brillante, profumi eleganti di piccoli frutti rossi (lampone, ribes), in bocca è sapido, fresco, ampio e complesso.  Prende il nome da una maschera teatrale da mimo, del periodo della Roma Imperiale, rinvenuta ai piedi della collina di Ghemme.
  • Villa Horta, Colline Novaresi Doc Vespolina 2017, vino dal colore rosso rubino con sentori floreali e leggermente speziati, in bocca fresco e delicato, piacevole, esprime al meglio il vitigno di origine (100% Vespolina). Prende il nome dall’antico villaggio di Orta, sull’omonimo lago.
  • Agamium, Colline Novaresi Doc Nebbiolo 2016, rosso rubino, all’olfatto netto, floreale (leggere note di violetta), buona struttura, sorbevole, sapido. Agamium è il nome latino di Ghemme.
  • Abate di Cluny, Colline Novaresi doc 2011 (100% Nebbiolo), vino dai profumi floreali e dolci note speziate, in bocca è avvolgente, sapido, tannini morbidi, lungo.
  • Cantalupo, Ghemme Docg 2011 (100% Nebbiolo), colore rosso rubino, profumi complessi di rosa, viola ed empireumatici (resina, tostato), in bocca pronto con tannini polimerizzati e aroma di liquirizia nel finale.
  • Collis Breclemae, Ghemme Docg 2011 (100% Nebbiolo) dal colore rosso rubino, brillante con profumi floreali, frutti rossi di sottobosco e tannini morbidi, persistenza, grande equilibrio e persistenza. Il vino prende il nome da “Breclema, villaggio medievale, caposaldo strategico dei conti di Biandrate, alle porte di Ghemme. Il vigneto giace sui colli sovrastanti l’antico villaggio distrutto”.
Antichi Vigneti di Cantalupo, Via M. Buonarroti 5, Ghemme (NO)
https://www.facebook.com/CantalupoWines/
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