Vinchio Vaglio: bilancio 2021

Dopo un’annata tutta con il segno più Vinchio Vaglio lancia la sfida della promozione del territorio con il Progetto “Mare Verde sulle colline della Barbera”

“Non è da ieri che la Cantina Vinchio Vaglio ha cominciato a pensare al territorio da cui provengono le uve “madri” dei suoi vini come uno dei fattori determinanti della loro qualità, ma crediamo che sia venuto il momento per dare vita ad un progetto promozionale di ampio respiro che coinvolga gran parte della Colline della Barbera del Patrimonio Unesco”. Così ha esordito al tradizionale incontro di fine anno con gli operatori della comunicazione il presidente della Cantina, Lorenzo Giordano, accompagnato dal suo vice Cristiano Fornaro, freschi di riconferma nella carica per i prossimi tre anni.

Dopo aver completato la totale ristrutturazione del centro direzionale e aperto una modernissima sala di degustazione, già ampiamente “battezzata” da numerosi appassionati, soprattutto stranieri, la Cantina Vinchio Vaglio si è infatti posta come obiettivo un’altra delle sfide che hanno caratterizzato la sua esistenza: quella di mettere mano all’area collinare che, partendo dai Comuni di Vinchio e Vaglio Serra, interessa anche molti altri centri confinanti, come Belveglio, Cortiglione, Mombercelli, Incisa Scapaccino, Castelnuovo Belbo e Nizza Monferrato.

Il progetto “Mare Verde. Vivere il paesaggio del vino”

Il progetto, il cui significativo titolo è “Mare Verde. Vivere il paesaggio del vino”, ideato in collaborazione con l’Associazione culturale Davide Lajolo, è già in avanzata fase di elaborazione da parte dei tecnici dello studio dell’architetto Andrea Capellino.  

Si tratta, in sintesi, di realizzare entro i primi mesi del prossimo anno una vera e propria “rete della qualità” che riguarderà strade e sentieri, aree protette, vigneti di pregio, produzioni agroalimentari, alberi storici, paesaggio rurale, monumenti e quant’altro.

Il tutto supportato da un sistema tecnologico d’avanguardia e da un’agenzia turistica di riferimento che costituiranno il braccio operativo del progetto. Presentato poco più di un mese fa a numerosi sindaci del territorio, alla presenza del vicepresidente della Giunta regionale, Fabio Carosso, il progetto ha ottenuto pareri decisamente positivi da parte della Regione che potrebbe, utilizzando i fondi del Psr, fornire importanti risorse per la sua realizzazione, “ma noi – ha concluso Giordano – siamo talmente convinti della sua importanza che siamo decisi a portarlo a termine in ogni caso”.

Due gli obiettivi primati del progetto: la miglior accoglienza possibile dei sempre più numerosi enoturisti attirati dalle bellezze ambientali ed enogastronomiche delle Terre Unesco e la riqualificazione, a tutto beneficio di chi su quelle Terre vive e lavora, di aree naturali, borghi, percorsi, e sentieri.

Bilancio

Sul fronte del bilancio tecnico e commerciale del 2021, alcuni dati significativi sono stati illustrati dal vicepresidente Fornaro partendo da quelli dell’ultima vendemmia, un pochino più scarsa del normale per quantità, ma di notevole livello per qualità.

Con 197 soci che operano su circa 480 ettari di vigneto, 70% del quale coltivato a Barbera, i quintali di uva prodotta nella vendemmia 2021 sono stati poco meno di 46mila (poco più di 14mila atti a diventare Barbera Piemonte doc, quasi 9mila per la Barbera d’Asti Docg e già quasi 700 per la Barbera d’Asti Docg Bio).

Gli ettolitri di vino sono risultati poco meno di 30mila. Il numero di bottiglie vendute sfiora il milione, mentre ha superato il muro dei 600 mila pezzi la vendita dei Bag in Box equivalenti a più di 3milioni e mezzo di bottiglie. Infine il fatturato: quello complessivo, che presenta un incremento del 3,39%, ammonta a più di 9 milioni di euro, mentre è particolarmente interessante risulta quello estero che superando il milione di euro segna un incremento del 21,4%. Positivo anche l’andamento del mercato italiano che segna un incremento dell’1,5%.

Comunicato stampa

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