Chablis e Chardonnay un binomio inscindibile. L’opportunità, per confermare questa tesi, è stata una serata organizzata da ONAV – Sezione di Torino. In tale occasione si sono degustati sei Chablis nelle varie tipologie:
- Petit Chablis AOC
- Chablis AOC (Appellation Communale),
- Premier Cru AOC, menzione regolamentata nel Disciplinare dello Chablis AOC,
- Chablis Grand Cru AOC..
Inquadramento regionale, terreni e clima
I vigneti di Chablis si affacciano per una ventina di chilometri lungo le due rive del fiume Serein. È la zona vitivinicola più settentrionale della Borgogna, a metà strada fra Beaune e Parigi, distante 30 km dai vigneti dello Champagne.
I terreni sono prevalentemente del periodo Kimmeridgiano (da – 146 à -141 milioni d’anni), formati da marne grigie alternate a banchi di calcare talvolta ricchi di fossili d‘Exogyra virgula e marginalmente del periodo Portlandiano (da -141 à -135 milioni d’anni).
Il clima è di tipo semicontinentale, con inverni rigidi e lunghi, estati piuttosto calde e soleggiate, primavere molto piovose, talvolta soggette a possibili gelate.
La zona di produzione comprende i comuni: Beine, Béru, Chablis, La Chapelle-Vaupelteigne, Chemilly-sur-Serein, Chichée, Collan, Courgis, Fleys, Fontenay-près-Chablis, Lignorelles, Ligny-le-Châtel, Maligny, Poilly-sur-Serein, Préhy, Villy et Viviers, ricadenti nel dipartimento della Yonne.
Climat: termine utilizzato in Borgogna per definire una parcella di vigneto monovarietale, delimitato e riconosciuto nel tempo, sovente sin dal Medio Evo, per le sue caratteristiche geologiche, climatiche e di esposizione. Lieu-dit: termine toponomastico che indica una piccola area geografica. Il nome si riferisce a una caratteristica del luogo, a un evento passato, ecc. Più lieu-dit possono essere compresi in un Climat o un Climat può comprendere solo una parte di un lieu-dit.
Tipologie
Petit Chablis AOC (1230 ha, 36.288 h, rappresenta il 19% della produzione dei vini di Chablis) *
Questa denominazione è alla base della gerarchia della Borgogna nello Chablisien. I Petit Chablis provengono da vigneti situati ad un’altitudine di 230-280 metri s.l.m, alla periferia delle denominazioni più importanti. I terreni sono formati da calcari bruni e compatti o sabbiosi-limosi. I vini sono da bere giovani, esprimono profumi di fiori bianchi, note agrumate e una spiccata acidità.
Chablis AOC (3.712 ha, 134.5045 hl – rappresenta il 66% della produzione dei vini di Chablis)
I vigneti, con prevalente esposizione Est-Nord-Est, sono coltivati sia su pendii marnosi (Viviers, Béru), sia sui bordi degli altopiani calcarei con suoli del Portlandiano (Fontenay-près-Chablis, Maligny, Beine), sia su altopiani argillosi caratterizzati da sedimenti finissimi argillosi più o meno calcarei e da calcari ad ammoniti del Terziario. I vini hanno qualità inimitabili di freschezza e mineralità che si esprimono al meglio nelle annate calde, mentre in quelle fredde la loro acidità può essere eccessiva.
Chablis Premier Cru AOC (778 ha, 28.778 hl – rappresenta il 14% della produzione dei vini di Chablis 14%) *
Attualmente 40 Climats possono essere associati in etichetta alla menzione “Chablis Premier Cru”. Sono individuati per la posizione dei vigneti, per la notorietà storica delle parcelle e per la qualità dei vini. Si differiscono dagli Chablis AOC per norme più stringenti in vigna e nella vinificazione e per un bouquet più complesso che si esprime al meglio con il passare degli anni. I Climats più conosciuti sono: Mont de Milieu, Fourchaume, Côte de Léchet, Montée de Tonnerre, Vaillons.
Chablis Grand Cru AOC (101 ha, 3.460 hl – rappresenta l’1% della produzione dei vini di Chablis) *
La zona di riferimento della Denominazione è una ripida collina sulla riva destra del Serein che sovrasta la città di Chablis. La denominazione “Chablis Grand Cru” deve essere completata con nome del climat da cui proviene il vino: Blanchot, Bougros, Les Clos, Grenouilles, Les Preuses, Valmur, Vaudésir. Rispetto ai 1er cru hanno un grado alcolico più elevato e rese inferiori. Le viti sono impiantate su terreni arricchiti da colluvio argillo-pietroso. I vini sono caratterizzati da una grandissima capacità d’invecchiamento e da un complesso bouquet che con il passare del tempo si arricchisce: pietra focaia e per il cru Les Clos: polvere da sparo.
Note di degustazione
Gli Chablis degustati, prodotti con uve Chardonnay 100%, sono stati vinificati e affinati in acciaio e hanno svolto la fermentazione malolattica; nota cromatica comune: la tonalità giallo paglierino, brillante.
Petit Chablis AOC “Sycomore”, L&C Poitout, 2019. Si presenta con profumi erbacei, leggermente minerali, leggere note di frutti gialli (pesca) con un finale balsamico, in bocca prevale un’acidità aggressiva, spigoloso, un finale citrino e minerale.
Chablis AOC “Bienommée”, L&C Poitout, 2019. Al naso si presenta con leggera mineralità (pietra focaia), mela verde e sentori citrini, leggermente aggressivo, l’acidità importante è la nota prevalente all’assaggio seguono sensazioni saline, un vino croccante, persistente.
Chablis AOC “Dessus La Carrière”, Gilbert Picq & Fils, 2018. A bicchiere fermo emergono profumi balsamici cha si evolvono in sentori erbacei, menta e mela verde. In bocca spiccata acidità citrina, persistente e complesso
Chablis 1er Cru AOC “Vaucopin”, Gilbert Picq & Fils, 2019. Profumi balsamici e note minerali (pietra focaia) e un finale empireumatico (caramella inglese), note mielate, frutta gialla., cedro; all’assaggio sapido, complesso, con un’acidità importante.
Chablis 1er Cru AOC “Vaillons”, Domaine Louis Moreau, 2019. Regala percezioni minerali (pietra focaia), floreali (fiori gialli), in bocca è elegante, sapido, verticale, con una acidità bilanciata.
Chablis Grand Cru AOC “Vaudésir”, Domaine Louis Moreau, 2017. Un vino con interessanti sentori minerali (canna di fucile), frutta matura e fiori gialli, iodato; in bocca salino con equilibrata acidità, lungo elegante, pieno, avvolgente
* Dati delle superfici vitate e di produzione si riferiscono al 2021- Fonte sito www.chablis.fr
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