I vini della Valle del Rodano Meridionale

Le A.O.C.

La gerarchia delle AOC della Côte du Rhône ha una struttura piramidale: alla base la AOC Côte du Rhône, segue la AOC Côte du Rhône “Villages” e al vertice le AOC comunali o crus.

AOC Côte du Rhône

Denominazione Regionale che comprende tutto il territorio vitivinicolo della Valle del Rodano da Vienne ad Avignone è, per convenzione, suddivisa in due settori: settentrionale e meridionale separati tra Valance e Montelimar da una striscia di circa 50 km.

La denominazione è riservata a vini fermi bianchi, rossi e rosati con possibilità di aggiungere, per i vini rossi e rosati, la menzione “primeur” o “nouveaux”. La maggior parte dei vini proviene da comuni ubicati nella zona meridionale, a nord prevalgono i crus comunali.

La tipologia predominante è il vino rosso (84%) seguito dal bianco (10%) e dal rosé (6%).  I vitigni che possono rientrare nell’assemblaggio sono 21, suddivisi tra varietà principali e secondarie (accessoires).

 La base ampelografica e la diversità dei suoli fanno sì che i Côte du Rhône, presenti sul mercato, abbiano caratteristiche non omogenee.

AOC Côte du Rhône “Villages”

La base ampelografica, i suoli e le tipologie (non è prevista la menzione “primeur” o “nouveaux”) sono le stesse dei Côte du Rhône. Si differenziano della AOC regionale per regole più stingenti sia in vigna che in vinificazione.

I limiti territoriali sono ristretti a 95 comuni. In etichetta l’indicazione generica può essere completata da una delle 22 denominazioni geografiche complementari.

AOC comunali o crus

 Sono al vertice della piramide dei vini della Côte du Rhône e tutte le AOC sono regolate da specifici Disciplinari.  I 16 crus sono ubicati sia nella zona settentrionale (7) che in quella meridionale (9).

 Ogni crus ha personalità organolettiche differenti dovute al suolo, al clima e alla base ampelografica.

Côte du Rhône méridionales

Appunti di storia

La storia viticola in questa area inizia nel 600 a.C., quando i Foceni. fondarono la colonia greca di Massalia (oggi Marsiglia) ma solo con la conquista romana (125 a.C.) la viticultura e il commercio dei vini ebbero un grande sviluppo e importanza economica.

Il settore vitivinicolo con Il trasferimento della sede papale da Roma ad Avignone (cattività avignonese dal 1309 al 1377) acquisì nuova importanza e rimase una risorsa economica strategica anche dopo il ritorno del Papa a Roma.

Se fino alla metà del 19° secolo le viti coprivano importanti superfici sulle due rive del Rodano, con la comparsa delle malattie arrivate dal Nord America (oidio, peronospora) e della fillossera la viticultura rischiò si scomparire.

Alla fine del 19° secolo la viticoltura riprese grazie al reimpianto delle viti su portainnesti americani resistenti.

Nel 1924 il Barone La Roy, per valorizzare i vini, costituì il Sindacato dei vignaioli a Chateneauf-du-pape, a questo seguì nel 1929 il Sindacato della Côte du Rhône.  

Nel 1936 vennero attribuite le AOC ai vini Chateneauf-du-pape, Tavel, Hermitage, Saint-péray, Château-grillet e nel 1937 l’AOC regionale Côte-du-Rhône.

L’AOC Côte-du-rhône-village venne creata nel 1966 e a partire del 1970 sono state riconosciute le AOC comunali (Beaumes-de-Venise, Cairanne, Gigondas …).  

Caratteristiche

La superfice vitata della zona meridionale si estende da Montelimar ad Avignone (171 comuni) su dolci colline modellate dagli affluenti del Rodano a cui fanno da cornice, ad est, le Dentelles de Montmirail, il Mont Ventoux e il Luberon, a sud, la Camargue e, a ovest, le Cévenne e la regione Roussillon-Languedoc.

Per convenzione, tra le AOC della  Côte du Rhône meridionale rientrano delle AOC geograficamente lontane dal fiume, ma legate per vitigni, stile e tipologia ai vini alla valle del Rodano meridionale, queste AOC sono dette  “satellites” (es. Ventoux, Luberon, Costiéres-de-Nîmes …).

I vigneti della Côte du Rhône meridionale coprono una superfice di 70.700 ha con una produzione di circa 3 milioni di ettolitri suddivisi in:

  • Rosso (75%), Bianco (15%), Rosé (10%) nelle tipologie fermo, secco,

e in misura percentualmente non rilevante nei tipi:

  • Vin Doux Naturel (fortificato),
  • spumante.
Terreni

Nell’era Terziaria la valle del Rodano vede un susseguirsi di sedimentari incorniciati da rilievi dell’epoca Secondaria. Dopo il ritiro del mare, in epoca Quaternaria, l’azione di fenomeni di erosione (pioggia, vento, fiumi) hanno disegnato l’attuale morfologia del paesaggio dominato da pendii e terrazze con terreni molto differenti:

  • suoli sviluppati su terrazze alluvionali,
  • suoli prodotti dall’erosione: marne, sabbie o molasse.
Clima

Il clima è mediterraneo caratterizzato da estati calde, assolate, secche e scarsamente piovose, inverni dolci e umidi.

Altro elemento importante è l’azione del Mistral (maestrale), un vento che soffia per 120 giorni all’anno da nord spesso violento e secco. Questo vento favorisce una forte insolazione, superiore alle 2500 ore annue a tutto vantaggio della viticoltura.

Base ampelografica

I vini di questa area sono quasi sempre vinificati in assemblaggio: nei Rossi e Rosé predomina il Grenache Noir seguito da Mourvèdre, Syrah e Cinsault e nei Bianchi: Grenache Blanc, Clairette, Roussane e Viognier.

I vini, ancorché non omogenei per terreno, vitigni, tecniche di vinificazione, ecc., presentano alcune caratteristiche comuni:

  • Rosso: vini con complessità aromatica e grande struttura, sono carnosi e generosi con aromi di frutti rossi e neri maturi, di spezie e di garriga;
  • Rosé: vini dalle note speziate e sono molto piacevoli;
  • Bianco: vini grassi ed espressivi.

Note di degustazione

I vini descritti sono stati vinificati e affinati in acciaio.

Côte du Rhône AOC, Le Viognier, bio, 2021, Domaine Les Grands Bois, vitigno Viognier. Vino dalla veste giallo paglierino con riflessi dorati, brillanti e profumi netti di fior bianchi (acacia) con leggere note minerali e a bicchiere vuoto sentori di albicocca. In bocca è equilibrato, leggermente sapido, persistente.

Côte du Rhône Villages Sainte Cécile AOC, Philippine, bio, 2021, Domaine Les Grands Bois, vitigni Grenache Noir e Syrah. Alla vista è rosso cupo con un’unghia granata, il frutto è evidente, profondo, con sentori di ciliegia, mirtillo rosso e note speziate. In bocca è fresco con un’equilibrata acidità, lungo, molto piacevole.

Côte du Rhône Villages Nyons AOC, Exubérance, 2021, La Nyonsaise Vignolis – Coop. du Nyonsais, vitigni Grenache Noir e Syrah. Vino dal colore rosso rubino inteso e profumi che ricordano le ciliegie nere, le more e il cassis. Bocca: tannini leggermente ruvidi, sapido, ancora giovane

Côte-du-rhône Village  (22 AOC)
Chusclan, Gadagne, Laudun, Massif d’Uchaux, Nyons, Plan de Dieu, Puyméras, Roaix, Rochegude, Rousset-les-Vignes, Sablet, Saint-Andéol, Saint-Gervais, Saint-Maurice, Saint-Pantaléon-les-Vignes, Sainte-Cécile, Séguret. Signargues, Suze-la-Rousse, Vaison-la-Romaine, Valréas, Visan
Cru dei Côtes-du-rhône meridionale (9 AOC)
Beaumes-de-Venise, Chateneauf-du-pape, Cairanne, Gigondas, Lirac, Rasteau, Tavel, Vacqueyras, Vinsobres.
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