I cru del Vaucluse

Panoramica

Dei nove cru presenti nella regione vinicola del Rodano Meridionale ben sei sono ubicati nel dipartimento del Vaucluse: cinque sono distribuiti sulle pendici e attorno le Dentelles de Montmirail (Beaumes-de-Venise, Cairanne, Gigondas, Rasteau, Vacqueyras)  e uno è adagiato sulla riva destra del Rodano a una quindicina di chilometri da Avignone, l’AOC Châteauneuf-du-Pape (oggetto di un successivo approfondimento)

La produzione dei sopracitati 6 cru è incentrata su vini tranquilli e secchi, prevalentemente nella tipologia rosso (ca. il 98%), marginale è quella dei tipi Bianco, Rosé e i dei due Vin Doux Naturel (VDN).

 Vaucluse  è un dipartimento del sud-est della Francia delimitato ad ovest dal Rodano e a sud dalla Durance, situato nel cuore della Provenza.  Nel dipartimento si vinificano sia AOC Côte du Rhône nelle varie tipologie (regionale, Village e cru), sia vini a IGP (Vaucluse, Méditerranée) che le AOC Ventoux e Luberon (definiti “satellites”).

Base ampelografica

I vini rossi e rosé sono vinificati in assemblaggio con le varietà Grenache noir, Syrah e Mourvèdre.  La Grenache noir apporta tannini e rotondità, il Syrah rinforza il colore, l’intensità aromatica e l’attitudine all’invecchiamento, il Mourvèdre migliora la complessità aromatica e apporta note speziate.

Clairette blanche, Grenache blanc e Roussanne sono i principali vitigni che partecipano all’assemblaggio  dei vini bianchi.  

Oltre  queste varietà, i disciplinari prevedono la possibilità di aggiungere vitigni secondari per un massino del 10%.

I cinque cru

Beaumes-de-Venise

Il nome non deve trarre in inganno, la città di Venezia non centra nulla, “de-Venise” è la deformazione di “du Comtat Venaissin”, nome di una regione storica francese intorno ad Avignone (comprendeva all’incirca le terre comprese tra i fiumi Rodano e Durance e il Mont Ventoux), e “Beaumes” è l’evoluzione del nome “balmes” che significa “grotte”.

In questo areale vengono vinificati due cru regolati da due distinti disciplinari: Beaumes-de-Venise AOC e Muscat de Beaumes-de-Venise VDN AOC.

Beaumes-de-Venise AOC
(Superficie 692 ha – produzione: Rosso 20.304 hl)

Nel 2005, Beaumes-de-Venise AOC rientra fra i  “Crus des Côtes du Rhône”.

La denominazione prevede solo vini Rossi prodotti con uve coltivate nei territori di: Beaumes-de-Venise, Lafare, La Roque-Alric e Suzette.  

I vigneti sono composti da Grenache noir (minimo 50%) e dal 25 al 50% tra Syrah e Mourvèdre. Possibile completare l’assemblaggio con varietà secondarie (massimo 10%)  sia a bacca rossa quali i Cinsault, Carignan, Counoise  che a bacca bianca. 

I suoli presenti nell’areale:

  • terre fini del Triasico dal colore ocra (presenza di ferro) attorno alla città di Suzette;
  • terre bianche (suoli argillo-calcarei) del cretaceo presenti a La Roque-Alric;
  • terre grigie del giurassico a nord del villaggio di Lafare, terreni costituiti da marne nere oxfordiane (limo, argilla e sabbia).

I vini, dal colore intenso, presentano profumi fruttati, speziati e note animali con l’invecchiamento, di buona struttura ed equilibrati.

Il vino, dal 2015, viene confezionato in una bottiglia detta “Alliance” che riporta in rilievo sulla spalla il nome Beaumes-de-Venise e uno scudo dove sono rappresentati gli stemmi dei quattro comuni rientranti nell’AOC.

Muscat de Beaumes-de-Venise VDN AOC
(Superficie 305 ha – produzione: Rosso: 40 hl, Rosé: 731 hl; Bianco: 3.976 hl)

Dopo la distruzione dei vigneti causata dalla fillossera, all’inizio del XX secolo,  ritrova la sua importanza sul mercato francese e nel 1945 con effetto retroattivo al millesimo del 1943 diventa AOC comunale (cru).

La zona di produzione delle uve è limitata all’intero territorio del comune di  Beaumes-de-Venise e in parte su quello di Aubignan.

Le viti sono impiantare sia su suoli calcarei ciottolosi che sabbiosi.   

Base ampelografica: Muscat à petit grain blanc e noir. La vendemmia è manuale con passaggi successivi, in funzione della maturità dell’uva.

Essendo un vino fortificato, l’elaborazione avviene con l’arresto della fermentazione mediante l’addizione al mosto (minimo 5% – massimo 10%) di alcol etilico di origine vinicola al 96%.  I vini, alla fine del processo, devono contenere minimo 100 g/l di zucchero e un titolo minimo in alcol del 15%.

Il colore dei vini può variare dall’oro pallido all’ambra e dal rosé al porpora. Sul mercato si trovano prevalentemente vini dal colore oro più o meno intenso, dai profumi agrumati e di frutti esotici che con l’invecchiamento assumono note di albicocca e miele ma anche prodotti di scarsa qualità con note metalliche, aggressive, alcolici e dolciastri

Vacqueyras AOC
(Superficie 1.447 ha – produzione: Rosso 30.198; Rosé: 362 hl; Bianco: 1.999 hl)

Nel 1990 viene riconosciuto “cru”.   

Sotto questa denominazione si possono produrre vini nelle tipologie: Rosso, Rosé e Bianco. La zona di origine delle uve comprende e comuni di Vacqueyras e di Sarrians.  

Composizione ampelografica:

  • Rosso: Grenache noir (minimo 50%), Syrah e Mourvèdre  (minimo 20%);
  • Rosé: Grenache noir (massimo 60%), Mourvèdre, Cinsault, Mourvèdre;
  • Bianco: Grenache blanc, Clairette, Bourboulenc, Marsanne, Roussanne e Viognier, ogni varietà non può superare l’80%.

I terreni sono di due tipi: a ovest, sulle terrazze dell’Ouvèze, sono presenti formazioni ciottolose mentre, ad est, i suoli sono sabbiosi su molasse del miocene.

Al naso nei vini rossi si distinguono sentori di ciliegie nere mature, fico e frutta candita che nel tempo si evolvono in note di cuoio e fumé. In bocca sono molto strutturati, ricchi, opulenti. 

I rosé sono di facile beva e fruttati mentre, i bianchi sono floreali con note di acacia e di ginestra.

Dal 1992 il vino viene confezionato in una bottiglia personalizzata che riporta sulla spalla lo stemma del comune di Vacqueyras e la denominazione.

Gigondas AOC
(Superficie 1.186 ha – produzione: Rosso 32.755 hl; Rosé: 231 hl)

Nel 1971 il Gigondas entra nella famiglia dei “Crus des Côtes du Rhône”.

La zona di origine delle uve è ristretta al comune di Gigondas, in un areale delimitato dal gruppo montuoso delle Dentelles de Montmirail che degrada, poi, tra colline e vallonamenti verso il fiume Ouvèze.

I terreni sui terrazzamenti dell’Ouvèze sono sassosi mentre alle pendici delle Dentelle de Montmirail sono sabbiosi su un substrato di molasse e colluviale calcareo.

L’AOC è riservata ai vini rossi e rosé vinificati in assemblaggio, la varietà principale è il Grenache noir (80% massimo), Syrah e Mourvèdre (15% minimo).

Il Gigondas AOC rosso presenta un colore da rubino al granato scuro, profumi intensi di frutti neri e rossi che si evolvono in sfumature di sottobosco e tartufo. In bocca sono complessi, alcolici. I Rosé sono complessi, luminosi con sentori di frutti rossi e spezie.

Cairanne AOC
(Superficie 877 ha – produzione: Rosso 25.029 hl; Bianco: 1.645 hl)

Nel 2016 è rientrata tra i “Crus des Côtes du Rhône”.

Il disciplinare prevede la tipologia Rosso e Bianco, la zona di origine delle uve è ristretta al comune di Cairanne.  

La varietà principale per il Rosso è il Grenache  noir (minimo 50%) seguito dal Syrah e dal Mourvèdre (minimo 20%), per il Bianco sono la Clairette (minimo 30%) e/o il Grenache blanc (minimo 20%) e/o la Roussanne (minimo al 20%).  

I suoli sono molto diversi:

  • a ovest, i terreni sono costituiti da un substrato sabbioso coperto da ciottoli argillo-sabbiosi;
  • a nord, sui pendii della “Montagne de Ventabren”, i terreni presentano un’alternanza di ciottoli calcarei e marne;
  • a sud di Cairanne i terreni sono sciolti dell’era terziaria sui quali riposa pietrisco alluvionale.

Il Cairanne AOC rosso è caratterizzati da aromi di frutti rossi e spezie, in bocca predominano complessità, grassezza e tannini morbidi. I bianchi si presentano nervosi con profumi fruttati.

Rasteau

Un unico disciplinare per due tipologie di vino dalle caratteristiche differenti vinificati: il primo è un vino Rosso tranquillo, secco e il secondo è un vino fortificato, un  Vins Doux Naturels (VDN).

Rasteau AOC sec
(Superficie 961 ha – produzione: Rosso: 31.747 hl)

Nel 2010 il Rasteau assurge al rango di Cru.

La zona di produzione delle uve è limitata al solo territorio del comune di Rasteau, i vini prodotti sono unicamente Rossi.

L’area presenta terreni la cui composizione è varia: suoli argillo-calcare, suoli scheletrici su marna e suoli rossi su arenaria.

Il vitigno principale è il Grenache noir (minimo 50%) seguito dalle varietà complementari Mourvèdre e Syrah (massimo 20%).

I vini si presentano con grandi strutture tanniche, eleganti con buone attitudini all’invecchiamento.

Rasteau VDN AOC
(Superficie 5 ha – produzione: Rosso: 32 hl; Rosé: 66 hl; Bianco: 10 hl)

La denominazione Rasteau, riconosciuta nel 1944, deve essere completata obbligatoriamente da una delle menzioni: “ambré”, “blanc”, “grenat”, “rosé” o “tuilé”.

Ai VDN “ambré” o “tuilé” si possono aggiungere le menzioni “hors d’âge” e/o “rancio” purché i vini rispondano a determinati requisiti organolettici e tempi di affinamento.

L’immissione al consumo dei VDN è consentita soltanto a partire dalla data di seguito indicata in funzione delle menzioni:

  • “blanc” o “grenat” dopo il 1° maggio dell’anno successivo la vendemmia;
  • “ambré” o “tuilé” dopo il 1° marzo del terzo anno successivo la vendemmia;
  • “hors d’âge” dopo il 1° settembre del quinto anno successivo la vendemmia;
  • “rancio” unica condizione che il vino abbia acquisito il “gusto di rancio”.

Per i “blanc” i vitigni principali sono il Grenache gris e Grenache blanc, mentre per tutte le altre tipologie  le varietà principali sono il Grenache noir, Grenache grisn e Grenache blanc.

La zona di produzione delle uve è circoscritta ai comuni di Rasteau,  Cairanne e Sablet.

L’elaborazione, essendo un vino fortificato (VDN),  avviene con l’arresto della fermentazione, entro il 31 dicembre dell’anno di vendemmia, con l’addizione al mosto (minimo 5% – massimo 10%) di alcol etilico di origine vinicola al 96%.

Le caratteristiche organolettiche sono difficili da definire se non in termini generici in quanto la produzione delle varie tipologie è molto limitata e ogni cuvée risponde al “savoir-faire” della cantina.

Note di degustazione

Beaumes-de-Venise AOC, 2021, Domaine Marquis Ravadel, Grenache noir, Syrah, Cinsault. Vino dal colore rosso granato e profumi che ricordano la confettura di prugne, il cioccolato con leggere note speziate e cuoio. In bocca presenta acidità aggressiva, caldo.

Vacqueyras AOC, 2021, Domaine Pierre Alexandre, base ampelografica non dichiarata, si presenta rosso granato con unghia rosata, il primo impatto, a bicchiere fermo, è un’aggressiva alcolicità seguita da sentori di polvere e note leggere di pepe, in bocca poco equilibrato, magro.

Gigondas AOC, 2021, Domaine de la Daysse, Grenache noir, Syrah, si presenta rosso cupo, profumo leggere di spezie e note animali. In bocca caldo e poco equilibrato.

Cairanne AOC, Maximilien, bio, 2020, Domaine les Grands Bois, Grenache noir, Syrah, Mourvèdre. Colore rosso granato inteso quasi cupo, al naso profumi speziati (pepe) e di piccoli frutti neri (mora), elegante, in bocca buon equilibro, ampio,  lungo, ancora giovane,  nel finale aroma di liquerizia.

Cairanne AOC, 2016, Domaine les Eschaffins, Grenache noir, Syrah, si presenta con un brillate color granato intenso, al naso complesso con profumi di piccoli frutti neri, speziati, in bocca equilibrato, lungo.

Rasteau AOC sec, 2019, Domaine la Soumade, Grenache noir, Syrah, Mourvèdre. Vino dal colore rocco cupo, all’olfatto note di frutti di bosco neri, confettura di susine e un finale speziato. Giustamente equilibrato al gusto, lungo ancora molto giovane.

Rasteau grenat VDN AOC, 2016, Domaine la Soumade, 100% Grenache noir. Vino dal colore granato intenso, al naso intesi profumi di confettura di susine, spezie dolci e un finale di boisé. In bocca è equilibrato, l’acidità contrasta bene lo zucchero presente in finale sensazioni tanniche.

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