Pepe Moquillaza è un “maestro pisquero”, ossia produttore di Pisco, un’acquavite ricavata dalla distillazione di mosti parzialmente fermentati o di vini bianchi e rosati, aromatici e non, a metà della seconda decade del 2000, ha iniziato vinificare, con le uve utilizzate per il Pisco, vini naturali, vini velo de flor e orange wine.
Tra le uve locali utilizzate da Pepe Moquillaza troviamo la Negra Criolla, il Listan Prieto, il Moscatel Negra (Moscato d’Amburgo), l’Albilla, il Moscatel, tutti vitigni arrivati dalla Spagna nel 1540 al seguito del conquistador Hernando de Montenegro (Guillermo Toro-Lima, 2020) e Quebranta (vitigno locale).
Pepe Moquillaza, per Food Wine Fair di Bologna, ha selezionato tre vini “velo de flor” vinificati a Caravelì, provincia della regione di Arequipa, a sud del Perù tra l’Oceano Pacifico e le pendici andine, in un ambiente di tipo desertico montano inferiore subtropicale.
La tecnica di vinificazione di questi “vini velo”: fermentazione spontanea senza utilizzo di lieviti selezionati, lunga permanenza sulle bucce in botti scolme con presenza di velo di flor che favorisce un graduale processo di autolisi e produce particolari metaboliti odorosi che contribuiscono a completare il bouquet.
Tra i sentori aromatici tipici di questi vini: frutta secca (noce, mandorla), frutta disidratata (albicocca), spezie, fiori secchi, compare anche una importante nota salina, imputabile forse alla vicinanza delle viti al mare e al terreno sabbioso.
I vini
- Italia2021, Quebranta 100%, permanenza sulle bucce per 12 mesi, non filtrato, dal colore rosato scarico, velato.
- Tinto 2021, 80% Quebranta e 20% tra Mollar e Negra Criolla, permanenza sulle bucce per 12 mesi, non filtrato, dal colore orange, velato.
- Italia 2020, Quebranta 100%, permanenza sulle bucce per 24 mesi, non filtrato, dal colore giallo carico, velato.
La cantina aderisce alla rete Slow Wine Latam che ha come scopo “ridefinire la propria identità, il ruolo sociale e culturale delle cantine e contribuito alla sostenibilità ambientale e alla tutela del paesaggio”, coinvolge numerosi piccoli produttori del Sud America (Argentina, Cile , Perù …).
Quebranta, varietà considerata locale dagli ampelografi e sarebbe un incrocio naturale tra il Listan Prieto e Negramoll (Thiss et al. 2006). Uva dall’acino grande, sferico con buccia dura e spessa, dal colore variabile: dal giallo-verde al rosato, violetto. Resistente alla fillossera. Negra Criolla (sinonimi Negramoll, Mollar e molti altri), varietà originaria dell’Andalusia (Favà i Agud, 2001) in passato era considerata nativa delle Canarie. Uva dalla bacca grossa sferica, buccia dura, dal colore nero rossastro. Listan Prieto (sinonimi Negra Peruana, Corriente e molti altri), vitigno a bacca rossa originario della Castiglia, l’analisi del profilo del DNA indicherebbe la possibilità di parentela genetica con il Palomino Fino (Vouillamoz, 2012). Uva dalla bacca grossa sferica, dal colore bluastro.
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