Terza parte di più articoli sul mondo dello Champagne: qui si descrive la classificazione dei vigneti (Èchelle des crus) della regione omonima e come si legge l’etichetta.
La denominazione “Champagne” definisce giuridicamente i vini della regione vinificati con il “méthode champenoise” (metodo classico).
La classificazione dei vigneti della Champagne – Èchelle des Crus
La “Èchelle des Crus” , fino al 2004, è stato il sistema per stabilire il prezzo dell’uva in base alla qualità attraverso l’attribuzione di coefficienti: 100 per i “Grands Crus”, 99 – 90 per i “Premiers Crus”, 89 a 80 per i “sans crus”.
Questo sistema è stato abolito, perché in contrasto con le regole al diritto della concorrenza della UE.
Oggi il prezzo viene fissato dalla libera contrattazione tra venditore e acquirente anche se il vecchio sistema è ancora un punto di riferimento.
Sono rimaste le menzioni “Grands Crus” e “Premiers Crus” per i vini vinificati con uve vendemmiate sui territori dei comuni citati dal Disciplinare “in virtù degli usi locali, leali e costanti”, ossia 17 comuni “Grands Crus” e 44 “Premiers Crus” su un totale di 319 comuni.
Grands Crus
I comuni: Ambonnay, Avize, Ay, Beaumont-sur-Vesle, Bouzy, Chouilly, Cramant, Louvois, Mailly-Champagne, Le Mesnil-sur-Oger, Oger, Oiry, Puisieulx, Sillery, Tours-sur-Marne, Verzenay et Verzy. In alternativa posso fregiarsi della menzione “Premiers Cru”.
Premiers Crus
I comuni: Avenay, Bergères-les-Vertus, Bezannes, Billy le Grand, Bisseuil, Chamery, Champillon, Chigny les Roses, Chouilly (PN), Coligny (CH), Cormontreuil, Coulommes la Montagne, Cuis, Cumières, Dizy, Ecueil, Etrechy (CH), Grauves, Hautvillers, Jouy les Reims, Les Mesneus, Ludes, Mareuil sur Aÿ, Montbré, Mutigny, Pargny les Reims, Pierry, Rilly la Montagne, Sacy, Sermiers, Taissy, Tauxières, Tours-sur-Marne (CH), Trépail, Trois Puits, Vaudemanges, Vertus, Villedommange, Villeneuve Renneville, Villers Allerand, Villers aux Noeuds, Villers Marmery, Voipreux et Vrigny.
Champagne millésimés
Solo in annate eccezionali si può produrre un vino millesimato, la data dell’anno di vendemmia deve essere riportato sia sull’etichetta che sul tappo. Devono essere vinificati solo con uve e vino di riserva del millesimo Possono rientrare nelle menzioni “Grands Crus”, “Premiers Crus”e “sans cru“.
Champagne sans crus – Champagne sans année
Vini vinificati con uve di più annate e/o provenienti da zone diverse. Commercializzati, senza alcuna menzione, di solito nella tipologia “Brut”, sono gli Champagne più presenti sul mercato.
Menzioni obbligatorie
Sull’etichetta devono comparire obbligatoriamente:
- Champagne”: l’indicazione sufficiente per designare il vino in etichetta, non è necessario riportare la dicitura “Appellation d’Origine Contrôlée”. Anche il tappo in sughero deve recare la scritta “Champagne” nella parte inserita nel collo della bottiglia,
- la provenienza “Produit de France” o equivalente;
- il tenore zuccherino (grammi/litro) della “Liqueur d’expédition”:
- Brut nature, non dosé o zéro dosage: se il titolo in zuccheri è inferiore a 3 grammi per litro e non è avvenuta nessuna aggiunta di zucchero dopo la “presa di spuma”; - Extra-brut: quantità di zucchero tra lo 0 e 6 g/ l; - Brut: quantità di zucchero inferiore a 12 g/l; - Extra-dry: quantità di zucchero tra i 12 e 17 g/l; - Sec: quantità di zucchero tra i 17 e 32 g/l; - Demi-sec: quantità di zucchero tra i 32 e 50 g/l; - Doux: quantità di zucchero superiore 50 g/l La tolleranza prevista dalla normativa è di più o meno 3 grammi per litro in rapporto alla dicitura in etichetta.
- il titolo alcolometrico volumico effettivo (% vol.), minimo 10% massino 13%;
- il volume in litri o centilitri o millilitri;
- il nome o la ragione sociale e comune dell’elaboratore (più l’indicazione del comune dove il vino è elaborato se diverso dalla sede sociale);
- l’identificativo del lotto;
- la menzione degli allergeni (es. solfiti, prodotti a base d’uovo o del latte, …);
- il messaggio sanitario: “la consommation de boissons alcoolisées pendant la grossesse, même en faible quantité, peut avoir des conséquences graves sur la santé de l’enfant” o il pittogramma “donna in gravidanza”;
- il numero d’immatricolazione professionale concessa dal “Comité Champagne” preceduto dalle iniziali che indicano la categoria professionale dell’elaboratore:
- RM - récoltant manipulant: indica il viticoltore che elabora, nelle sue cantine, vini da uve di proprietà - piccolo/medio produttore; - NM - négociant manipulant: la persona fisica o morale che con uve di proprietà, con uve o mosti o vino acquistati segue almeno l’ultimo processo di elaborazione nei suoi locali prima della commercializzazione (es. le grandi maisons); - CM - coopérative de manipulation: si riferisce alla cooperativa che elabora, nei suoi locali, i vini da uve provenienti dai suoi soci; - RC - récoltant coopérateur: indica i soci della cooperativa conferenti le uve, che poi riprendono il mosto o il vino in corso di elaborazione o quando è pronto per essere commercializzato; - SR - société de récoltants: gruppo famigliare di viticoltori che vinificano e commercializzano insieme il vino; - MA- marque d’acheteur: è l'elaboratore che vende le bottiglie di Champagne etichettandole con marchio commerciale dell’acquirente (es. GDO) - ND - négociant distributeur: colui che acquista bottiglie di Champagne finito sulle quali appone, nei suoi locali, un’etichetta.
- obbligo di adeguare l’etichetta alle normative del Paese importatore (es. per i vini esportati in Italia, dal 1° gennaio 2023, l’etichetta deve essere completata con la “etichetta ambientale”).
e dopo l’8 dicembre 2023:
- la dichiarazione nutrizionale e il valore energetico;
- la lista degli ingredienti.
Menzioni facoltative
Sono menzioni facoltative, ma se le caratteristiche dello Champagne sono legate a specifica normativa (es. vino biologico), sono obbligatorie in etichetta.
- il millesimo;
- i vitigni con eventuale loro percentuale in ordine decrescente di partecipazione nell’assemblaggio;
- pittogrammi, loghi e diciture relative alla certificazione biologica o biodinamica, se il vino rispetta i criteri previsti dalla normativa e certificati dall’organo di controllo;
- pittogrammi e loghi di associazioni a cui il produttore aderisce, ad esempio “vigneron independant“;
- i riferimenti alle menzioni (Grands Crus, Premieres crus);
- il colore:
- Blanc de blancs: per gli Champagne elaborati con sole uve a bacca bianca; - Blanc de Noirs: per gli Champagne elaborati con sole uve a bacca nera; - Rosé: per gli Champagne ottenuti per assemblaggio o salasso.
- la data di sboccatura;
- il logo “Triman”, relativo al riciclo degli imballaggi, non è obbligatorio per quelli in vetro;
- informazioni di natura commerciale e/o societaria, sulle caratteristiche sensoriali, sull’abbinamento vino-cibo, consigli per il servizio, … ;
- sulle capsule non è più obbligatorio dal 2019 inserire il CRD “capsule représentative de droit”.
Le bottiglie
I produttori di Champagne hanno creato nel XIX° secolo una serie di bottiglie di differenti capacità e dai nomi curiosi di sovrani e profeti Vecchio Testamento:
- la huitième: 9,4 cl
- la mignonette: 18,75 o 20 cl – un quarto
- la mezza: 37,5 cl
- la media: 60 cl (rara)
- la bottiglia: 75 cl
- la magnum: 1,5 l – 2 bottiglie
- la jéroboam: 3 l – 4 bottiglie
- la réhoboam: 4,5 l – 6 bottiglie
- la mathusalem: 6 l – 8 bottiglie
- la salmanazar: 9 l – 12 bottiglie
- la balthazar: 12 l – 16 bottiglie
- la nabuchodonosor: 15 l – 20 bottiglie
- la salomon: 18 l – 24 bottiglie
- la souverain: 26,25 l – 35 bottiglie
- la primat: 27 l – 36 bottiglie
- la melchizédec: 30 l – 40 bottiglie
Be First to Comment