Sulle colline del sud Astigiano, dal 2014 Patrimonio Unesco, nasce nel 2011 il Calosso DOC: un inno alla biodiversità.
Una denominazione, in origine la più piccola d’Italia con una superficie vitata di circa 1,5 ettari, che premia un vitigno antico e autoctono: il Gamba di Pernice.
Un vitigno, sopravvissuto sia alla fillossera del ‘900 che a varietà più produttive come Barbera e Dolcetto e non abbandonato grazie alla lungimiranza di alcuni vignaioli. Oggi è coltivato principalmente sulle colline del comune di Calosso, che dà il nome alla Denominazione.
La Denominazione comprende l’intero territorio dei comuni di: Calosso, Castagnole delle Lanze e Costigliole d’Asti.
Al momento sono una decina i vignaioli, la produzione si attesta sulle 30 mila bottiglie.
Gamba di Pernice
Un raro vitigno, già citato da Nuvolone Pergamo, conte di Scandaluzza (1787-1798), come vitigno “secondario”, utilizzabile solo come varietà complementare negli uvaggi per apportare aroma, colore e struttura.
Conosciuto nel Saluzzese con il nome di Neretto degli Alteni e nell’Albese in passato come Pernicine.
Vitigno dal nome curioso dovuto all’intenso colore rosso del raspo (ricorda la gamba del volatile) che assume prima della invaiatura.
Il nome può ricordare altri vitigni quali il campano Piedirosso (detto nella forma dialettale Per’e Palummo) o il francese Pied de Perdrix (Cot o Malbec), però geneticamente distinti.
La varietà è stata inserita nel 2007 nel “Registro delle Varietà di Vite” come “Gamba Rossa” e, come sinonimo, “Imperatrice della Gamba Rossa” e non con il suo nome conosciuto (Gamba di Pernice).
La motivazione: il clone Gamba di Pernice non poteva essere inclusa nel Registro perché, avrebbe creato confusione con la denominazione “Occhio di Pernice” (nome protetto di Vin Santo dal colore rosa da pallido a inteso).
Stralcio del disciplinare La Denominazione prevede le tipologie: • Calosso (anche riserva), prevista la menzione “vigna”, • Calosso Passarà. La composizione ampelografica: • Gamba Rossa da 90% al 100%; • possono concorrere nella misura massima del 10%, congiuntamente o disgiuntamente, uve di altri vitigni a bacca nera non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte. Periodo minimo di invecchiamento: • Calosso DOC: 20 mesi a decorrere dal primo novembre dell’anno di vendemmia; • Calosso DOC con la menzione “Riserva” e “Vigna”: 30 mesi a decorrere dal primo dicembre dell’anno di vendemmia. • Calosso DOC Passarà: non è previsto periodo minimo di invecchiamento. L’appassimento delle uve deve avvenire in ambienti idonei, anche con l’ausilio di impianti di condizionamento e le uve non possono essere vinificate prima del 15 Dicembre.
Dall’acino al vino
Raspo piramidale di media grandezza, con acini dal colore blu nero con sfumatura violetta, buccia spessa e molto pruinosa, varietà di media vigoria e ciclo vegetativo tardivo.
La vinificazione è quella classica in rosso, l’affinamento avviene prevalentemente in acciaio, solo alcune cantine utilizzano il legno.
Il vino ottenuto è speziato, pepato e fruttato, dai tannini morbidi, di medio corpo, buona potenzialità all’invecchiamento.
Oltre agli abbinamenti classici della tradizione astigiana (carni bianche e rosse, tajarin, formaggi …), il vino potrebbe accompagnare con successo piatti della cucina fusion ed etnica (indiana, giapponese …).
Il Disciplinare prevede anche una tipologia passito con l’indicazione in etichetta “Passarà”.
Note di degustazione
Calosso DOC, Gamba di Pernice, 2021, Az. Agr. Cascina Comina di Mocco Giuseppe, Calosso
Vino dal colore rosso leggermente carico con riflessi violetti, unghia aranciata, la prima impressione all’olfatazione sono sentori leggermente animali che dopo l’ossigenazione scompaiono, lasciando sentori piacevolmente speziati (chiodi di garofano e pepe). In bocca acidità armonica con leggera tannicità nel finale.
Calosso DOC, Gamba di Pernice, 2021, Bussi Piero di Bussi Federico, Calosso
Vino dal colore rosso leggermente scarico, eleganti profumi speziati evidenti (pepe) seguite da note di ciliegia e frutta matura, in bocca percezioni di tannini morbidi, sapidità e buon equilibrio. Vino molto piacevole, lungo, con ottima potenzialità nel tempo.
Calosso DOC, Gamba di Pernice, 2019, La Badia Az. Agr. di Bussi Aldo di Bussi Giuseppe, Calosso
Si presenta rosso mediamente intenso con unghia aranciata, limpido e profumi di spezie (fiori di garofano e cannella), etereo, complesso. Al gusto prevalgono leggere note tanniche, buona sapidità e giusto equilibrio. Vino sorbevole.
Calosso DOC, 2019, Az. Agr. Domanda, Calosso
Aspetto rosso rubino intenso, al naso i profumi ricordano le spezie dolci e confettura di susina, vinoso, etereo. In bocca la prima sensazione è la rugosità dei tannini, seguito da acidità e sapidità, finale amaro.
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