Savoie: i suoi vini AOP

Prima parte

La Savoie, regione vinicola francese ai confini con l’Italia, produce vini AOP interessanti, poco conosciuti fuori dai confini regionali, con  vitigni locali, unici, che trovano in questo areale l’habitat ideale.

Quattro sono le Denominazioni riservate ai vini della Savoia:

  • AOP Vin de Savoie o Savoie con possibilità di aggiungere sedici menzioni geografiche,
  • AOP Roussette de Savoie  con possibilità di aggiungere quattro menzioni geografiche,  
  • AOP Seyssel,
  • AOP Crémant de Savoie (regolamentato nel Disciplinare dell’AOP Vin de Savoie o Savoie).

II vigneti dalla Savoia si sviluppano su terreni collinari partendo da Thonon-les-Bains, comune sul Lago di Ginevra,  passando per il Lago del Bourget, fino a raggiungere la Combe de Savoie  a sud-est di Chambery.

La zona di produzione delle uve atte a produrre gli AOP  Savoie  e Roussette de Savoie ,  comprende i territori di 56 comuni ricadenti nei Dipartimenti:  Savoia, Alta Savoia,  Ain e Isère (limitatamente alla zona nord).

Per la AOP Crémant de Savoie la zona è limitata a 54 comuni ricadenti negli stessi Dipartimenti sopracitati, sono esclusi i comuni rientrati nella menzione geografica “Ayze”.

L’area di produzione della AOP Seyssel  è limitata ai comuni Corbonod (Ain) e Seyssel (Alta Savoia), i vigneti sono ubicati sulle due sponde del Rodano a 40 chilometri da Ginevra.

Accenni storia

La coltivazione della vite ha origini antiche,  i vini vengono citati già da Plinio il Vecchio e Columella.

  Nel Medio Evo, grazie al contributo dei monaci,  si ha miglioramento della coltivazione della vite  e delle tecniche di vinificazione.

Da XVI secolo le superfici vitate si ampliano estendendosi, a scapito della qualità, fino ad oltre i mille metri.

Per preservare la qualità dei vini  il duca Emanuele Filiberto, nel 1559, emette un banno,  peraltro poco rispettato, che regola i tempi della vendemmia. 

La rivoluzione francese (1789) ha ripercussioni favorevoli per la viticoltura.  La vendita dei vigneti ai privati, a seguito della nazionalizzazione, si traduce in una maggiore cura dei medesimi.

Il passaggio della Savoia alla Francia (1860) ha per il settore viticolo scarsi effetti, anche perché nel 1877 arriva la fillossera che causa importanti distruzioni.

 I vigneti vengono ricostruiti adottando  la tecnica dell’innesto su portinnesto americano ma, a causa della prima guerra mondiale e della crisi economica degli anni ‘30,  il settore vinicolo entra in crisi.

Si riprende dopo la seconda guerra mondiale, il boom avviene negli anni ’90 del secolo scorso grazie alle Olimpiadi d’Albertville del 1992.

Oggi la viticoltura ha un ruolo  importante  nell’’economia agricola della Savoia.

La prima AOC arrivò nel 1942  al "Seyssel", successivamente , nel 1973, l’AOC è stata concessa al "Vin de Savoie" o "Savoie"  e alla "Roussette de Savoie".  Il " Crémant de Savoie" ottenne l’AOC nel 2015.

Terroir

I vigneti sono impiantati su formazioni geologiche che si possono dettagliare in:

  • terreni d’origine alluvionale di tipo sabbiosi-ghiaiosi, morene originate da erosione glaciale e ghiaioni post-glaciali tutti rientranti nel periodo Quaternario;
  • molasse costituite da rocce sedimentarie accumulate ai margini dei rilievi dell’era Terziaria;
  • terreni di recente formazione originati dal crollo del Mont-Granier avvenuto nella notte del 24 e 25 novembre 1248,  che trasportò a valle centinaia di m3 di detriti distruggendo 16 villaggi.

I vigneti hanno esposizione ovest,  sud e sud-est,  giacitura collinare  e altezza tra 250 metri e i 500 metri s.l.m.

Alcuni dati statistici:
Superfici vitate: 2.050 ettari.
Produzione: 15 milioni di bottiglie (circa. 115.000 hl)..
Tipologie in base al colore: e tipo: bianco 70% , rosso 20% , rosato 6%, spumante 4%.
L’export rappresenta il 5% della produzione. L'85% delle vendite avvengono tramite la grande distribuzione e Ho.Re.Ca.

Fonti: Disciplinari  e sito Vin de Savoie

Fine prima parte, nella seconda e terza parte verranno descritti i vitigni, le denominazioni e note di degustazione.

Condividi questo articolo con i tuoi amici!
Share on facebook
Facebook
Share on pinterest
Pinterest
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
Linkedin
Share on whatsapp
Whatsapp
Share on email
Email
Share on print
Print

Be First to Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *