Vinsobres AOC è l’unico cru della Côte du Rhône meridionale e della Drôme Provençale.
La AOC è riservata ai solo vini rossi fermi da uve raccolte nel territorio di Vinsobres, un villaggio arroccato su una collina circondato da vigneti e olivi.
Vinsobres è un nome curioso, per alcuni deriverebbe dal latino “Vinsobris” (vigna e lavoro), per altri avrebbe origine pre-celtica vin’t (fortezza)e briga (montagna) riferito al nome medioevale del villaggio “Vinzobrio”.
Anche se amministrativamente Vinsobres e l’areale fanno parte del dipartimento della Drôme (regione Rhône-Alpes) hanno tutte le caratteristiche di un dipartimento provenzale, da qui il nome “Drôme Provençale”.
Caratteristiche che si manifestano nel clima mediterraneo, nella natura (olivi e vite), nel colore terso del cielo e nei campi di lavanda, nei profumi (lavanda, timo ….) e nel canto delle cicale.
Appunti di storia
I greci sarebbero stati i primi a introdurre la vite nell’areale, secondo quanto scrive lo storico romano Marco Giuniano Iustino (II° – III° secolo d. C.).
Lo sviluppo, però, avvenne con l’arrivo dei romani che fondarono diverse città (Vaison-la-Romaine, Orange …), a Vinsobrsobrium riposavano le legioni romane.
La viticoltura continuò nei secoli anche se predominava l’olivo , però non mancano testimonianze sulla qualità del vino di Vinsobres.
Nel 1633 il Vescovo di Vaison, Monsignore Jean-Marie de Suares, descrivendo le parrocchie della diocesi, di Vinsobres scriveva:
“Vitiferi colles genuerunt mitia Bacchi – Numera, vinosun nomen et inde tullit”
(Le vinifere colline hanno dato i natali al dolce Bacco, da lì (Vinsobres) prende il nome)
Al Vescovo viene attribuita anche la citazione “Vinsobres o vino sobrio, prendilo sobriamente”, oggi il motto del villaggio e dei vini.
Da Disciplinare Vinsobres AOC – 2019
Date chiave:
- 1882 arrivo della fillossera con successiva riduzione delle le superfici vitate si ridussero a 50 ettari, nel 1824 coprivano 286 ettari;
- 1937 comune di Vinsobres viene incluso tra i territori rientranti nella denominazione “Côte du Rhône”;
- 1957, nei tipi Rosso, Bianco e Rosé, rientra tra i “Côte du Rhône Village Vinsobres”;
- 2006, per i solo vini rossi, ottiene il riconoscimento della AOC come cru, il 1° della Drôme Provençale e 18° della Valle del Rodano.
Oggi la superficie vitata è di 547 ettari (di cui 30% biologico e biodinamico) e una produzione di circa 17.443 ettolitri ripartita su 33 produttori di cui 3 cooperative (rif. pubb. Ciffres clefs 2022).
Il clima
Il clima è tipicamente mediterraneo con autunni e primavere piovose, inverni miti e estati calde e soleggiate.
Caratteristica della zona sono i venti: il Mistral, sovente violento, che spira da nord verso sud, tipico della valle delle Rodano e della Provenza e il Pontias, vento locale mattutino, che purifica l’atmosfera e mitiga il caldo estivo.
Il “terroir”
I vigneti si estendono, a un’altezza tra i 200 e 500 m. s.l.m. , per sette chilometri su colline formate dai detriti del quaternario apportati dal fiume Aigues e su pendii pietrosi formati da marne e conglomerati terziari.
I terreni, dal colore rosso-bruno con un’elevata pietrosità, sono contraddistinti da grande varietà di suoli:
- alluvionali nei terreni lungo l’Aigues;
- marne e marne sabbiose nei pendii prospicenti al letto del fiume;
- conglomerati e marne sulle sommità delle colline.
Base ampelografica
La base ampelografica stabilisce:
- vitigno principale: Grenache noir (minimo o superiore al 50%),
- vitigni complementari: Mourvèdre e Syrah (minimo o superiore al 25%),
- vitigni accessori: 17 varietà a bacca rossa (es. Carignan, Cinsaut, … – massimo 20%) e o a bacca bianca (Bourboulenc, Grenache blanc, …- massimo 5%).
La Grenache noir (62% delle superfici vitate) apporta al vino aromi di frutti neri (cassis, more) e di spezie (pepe).
Lo Syrah (32% delle superfici) dà colore, alcol e note fiorali (violetta) che nel tempo si evolvono in note complesse di cuoio, pepe, tartufo.
La Mourvèdre (3% delle superfici) dona struttura, tannini, colore, note vegetali, di frutti neri e con l’invecchiamento anche note animali.
Stile dei vini
I Vinsobres AOC si presentano al consumatore differenti per stile e struttura:
- quelli affinati in inox/cemento sono fruttati con tannini morbidi ed equilibrati.
- quelli affinati in legno (barriques, botti …) esprimono note complesse, speziate e fini con ottime potenzialità di evoluzione nel tempo.
I vini possono essere messi in commercio a partire dal 31 marzo dall’anno successivo alla vendemmia.
Il confezionamento dei vini può avvenire in una bottiglia tipo Borgognona che riporta in rilievo sulla spalla l’effige del villaggio di Vinsobres nel suo priorato, sottolineato con artigli e il suo nome – Vinsobres.
Gli utilizzatori di questa bottiglia devono rispettare le norme previste dal regolamento stilato dal “Comite des Vignerons de Vinsobres” (2/7/200/) con regole stringenti, tra le quali si citano ad esempio:
- obbligo dell’utilizzo di tappi in sughero (tollerati quelli conglomerati);
- commercializzazione dei vini: a partire dal 1° aprile successivo alla vendemmia.
L’etichetta può riportare oltre la Denominazione anche la dicitura “Cru des Côtes du Rhône” o “Vignobles de la Vallée du Rhône”.
Note di degustazione
Vinsobres AOC, Origine, Cave La Vinsobraise, bio, 2021, Grenache (50%), Syrah (47%) e Mourvèdre (3%)
Alla vista granato cupo, profumi fruttati (mirtillo, mora), tabacco e tenue liquirizia, in bocca tannini evidenti, ampio e lungo.
Vinsobres AOC, Excellence, Vignolis, 2020, Syrah e Grenache
Vino dal colore granato, profumi speziati, di cuoio e note fumé. In bocca ancora giovane, austero, tannini ancora leggermente duri.
Vinsobres AOC, Domaine Saint Vincent, 2020, Grenache (50%) e Syrah (50%), in conversione biologica dal 2020
Alla vista è rosso cupo, con profumi fruttati (mirtillo, mora, ciliegia nera), leggera nota vegetale, tanni ancora evidenti, giovane.
Vinsobres AOC, La Grange, Courtois by Domaine Jaune, 2017, Grenache e Syrah
Colore rubino cupo, al naso frutti maturi neri, complesso, giustamente tannico, piacevole, pronto.
Huile d’olive de Nyons AOC Vinsobres, oltre al vino, è un comune olivicolo. Il territorio rientra tra le zone di produzione indicate nel disciplinare della AOC. L’olio è ottenuto dalla spremitura a freddo di olive autoctone varietà Tanche. Caratteristiche: olio dal colore dorato, molto fine, dagli aromi di nocciola, mandorla, fieno e mela verde.
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