Dopo le schermaglie tra i promotori del riconoscimento dell’IGP Giandujotto di Torino e la multinazionale Lindt, l’azienda svizzera ha deciso di non opporsi al riconoscimento dell’IGP.
Oggi, a seguito di questa decisione l’iter della pratica potrà procedere per la definitiva registrazione del nome da parte della Commissione Europea.
Un po’ di storia
Il progetto del Giandujotto di Torino IGP nasce, nel 2017, a seguito di un’idea di alcuni cioccolatieri piemontesi che costituirono un Comitato promotore per la redazione di un disciplinare.
Il disciplinare fu condiviso con gli altri operatori del settore e redatto con il contributo di cinque dipartimenti dell’Università di Torino e del Laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino.
Il progetto ottenne il parere favorevole della Giunta Regionale, ma l’iter venne rallentato a seguito dell’opposizione della multinazionale.
Dopo la decisione di non opporsi, a quanto è dato a sapere, la Lindt non aderirà al disciplinare e continuerà a produrre il suo gianduiotto con il marchio “Gianduia 1865. L’autentico gianduiotto di Torino”.
IGP Giandujotto di Torino, quale Disciplinare?
Il Disciplinare, in itinere, prevede solo tre ingredienti obbligatori:
- Nocciole del Piemonte IGP tostate (da 30% al 40%), zucchero (da 20% al 45%) e cacao (minimo 25%).
In questo momento sarebbe l’unica IGP europea che prevede nella ricetta un’altra IGP: la Nocciola del Piemonte.
Di seguito si citano le principali caratteristiche fisiche indicate sulla proposta di disciplinare:
- forma: prisma triangolare con spigoli arrotondati;
- peso: da un minimo di 4 gr. a un massimo di 12 gr. e da un minimo di 8 gr. ad un massimo di 16 gr .se realizzato per estrusione o per estrusione e taglio o per stampaggio.
Il disciplinare è “inclusivo” in quanto permette la produzione del giandujotto sia al piccolo artigiano che lo produce a mano, sia ad aziende che lo realizzano per estrusione o stampaggio.
Ovviamente, la sua produzione è ristretta alla Regione Piemonte.
Caratteristiche sensoriali
Si possono riassumere in:
- profumi intesi di nocciola tostata, cioccolato e cacao, confermati dalle percezioni retrolfattive, persistente dolcezza con un finale leggermente amaro, morbido, adesivo, solubile e scarsamente astringente
Nocciola del Piemonte IGP La dominazione è stata riconosciuta nel dicembre 1993, designa il frutto della varietà di nocciolo “Tonda Gentile Trilobata” coltivato nel territorio idoneo della Regione Piemonte.
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