Savennières e Chenin

I Savennières sono vini bianchi monovarietali da uve Chenin blanc, rientranti tra gli AOC della Valle della Loira, si distinguono per lo stile dalle altre AOC dell’Anjou.  

La differenza è dovuta alla prevalenza del tipo “secco” in controtendenza allo stile dei vini bianchi dell’Anjou: liquereux (vini con zuccheri residui).

L’AOC, riconosciuta nel 1952, era nata per valorizzare i vini con zuccheri residui.

Però grazie ai presidenti del “syndicat de défense”, tra i quali Michèle Bazin de Jessey, il Disciplinare fu modificato, nel tempo, verso una definizione dei vini secchi, pur mantenendo la possibilità di produrre vini con zuccheri residui (rif. Art. 10-b del Disciplinare).

I vigneti sono situati sulla riva destra della Loira, a una decina di chilometri dalla città di Angers.

La superficie vitata, con esposizione sud-sud-est, è di circa 150 ettari, impiantata esclusivamente a Chenin blanc.

La zona di origine delle uve per produrre vini dell’AOC Savennières comprende i territori dei comuni: Bouchemaine, La Possonnière e Savennières.

Il clima oceanico è mitigato dalla Loira che origina un mesoclima di tipo quasi mediterraneo.

La presenza del fiume favorisce in autunno lo sviluppo della muffa nobile dovuto all’alternanza di periodi umidi e periodi secchi.

Sono presenti nella maggior parte dei terreni formazioni di scisti e arenarie dei periodi Ordoviciano superiore e Devoniano inferiore, inframmezzate da vene di rocce vulcaniche (rioliti),  

Si trovano anche depositi di sabbie eoliche del Quaternario ai margini dell’areale.

I vigneti di Savennières, parte integrante della Valle della Loira, dal 2000 sono stati iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO come “paesaggio culturale”.

Stralcio del disciplinare

L’AOC Savennières è riservata alla produzione di vini bianchi tranquilli nelle tipologie: secco e con zuccheri residui per un totale di 3.900 ettolitri.

La resa è di 50 hl/ha per i vini secchi e demi-sec e di 35 hl/ha per gli altri vini, la vendemmia è manuale con selezione dei grappoli in vigna.

Gli acini devono avere una ricchezza minima in zuccheri: 186 g/l di mosto e tit. alcol. vol. naturale minimo: 11,5%, per gli altri vini: 212 g/l di mosto e tit. alcol. vol. naturale minimo 12,5%.

Il vino deve essere sottoposto a un periodo minimo di affinamento fino al 15 marzo successivo all’anno di vendemmia e la commercializzazione non può avvenire prima del 1° aprile.  

AOC Savennières-roche-aux-moines - AOC Savennières Coulée-de-serrant
Le Denominazioni sono due enclave dentro l’AOC Savennières, regolate da Disciplinari separati.
La base ampelografica, il clima, i suoli e le tipologie dei vini sono simili a quelli dell’AOC Savennières.
Si differenziano per:
- ricchezza minima in zuccheri degli acini nei vini secchi:204 g/l di mosto e nei vini moelleux o dolci: 255 g/l di mosto;
- titolo alcolometrico vol. naturale minimo nei vini secchi: 12,5% e nei vini moelleux o dolci: 15,5%;
- resa: nei vini secchi: 30 hl/ha e i vini moelleux o dolci: 25 hl/ha;
- raccolta manuale delle uve con almeno 2 selezioni dei grappoli in vigna;
- periodo di affinamento: fino al 15 giugno successivo all’anno di vendemmia;
- commercializzazione: non prima del 1° luglio.
AOC Savennières-roche-aux-moines: la superficie vitata è di circa 25 ettari, una produzione di 490 hl.
AOC Savennières Coulée-de-serrant: la superficie vitata è di 7 ettari con una produzione di 150 hl. I vigneti sono proprietà esclusiva della famiglia Joly. La gestione della vigna e la vinificazione seguono i metodi biodinamici. Nicolas Joly è considerato il padre della biodinamica francese.

Note di degustazione

In occasione di Slow Wine Fair 2024 il Domaine Fournier Longchamps, in etichetta “Domaine FL”, di Rochefort sur Loire ha presentato in degustazione tre AOC Savennières.

La cantina, a conduzione familiare, certificata biologica sin dal 2009, segue in vigna e in cantina i principi dell’agricoltura biodinamica. I vini bianchi, come dichiara il produttore, non svolgono la fermentazione malolattica.

AOC Savennières, La Fremine, 2021

Alla vista giallo scarico, brillante, profuma di fiori bianchi (tiglio, gelsomino) e lime, al palato è fresco, salino, croccante con un buon equilibrio.

AOC Savennières, Chamboureau, 2020 

Giallo paglierino, brillante, al naso presenta note di pera e mela cotogna con sfumature di erbe aromatiche (salvia), al sorso è sapido, elegante e persistente con aromi speziati nel finale.

AOC Savennières, La Parc, 2020 
Il vino si presenta con un brillante colore giallo chiaro con sentori di frutta gialla (albicocca, pesca), mela cotogna e note di pietra focaia, in bocca è elegante, minerale, intenso e avvolgente.

Il produttore proponeva in degustazione anche un:

AOC Coteaux du Layon, Les 4 Villages, 2018

Vinificato con uve infavate dalla muffa nobile. Vini dal colore giallo dorato carico, al naso eleganti profumi di frutta candita (agrumi e albicocca), miele di acacia. Grande equilibrio tra acidità e zuccheri, abboccato ma non stucchevole, vellutato, ampio con un finale fresco.

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