Pasticceria Ugetti: festeggia i 70 anni

Per i suoi 70 anni la Pasticceria Ugetti ha festeggiato l’anniversario presso il palazzo delle Feste di Bardonecchia. 

L’anniversario è stato l’occasione per percorrere la storia familiare e aziendale e degustare alcuni dolci che hanno caratterizzato i sette decenni di attività.

Un po’ di storia

Le tappe aziendali iniziano con Giuseppe Ugetti che nel 1882 apre a Susa la panetteria, successivamente, nel 1921, trasformata in pasticceria dal figlio Luigi.

Nel 1954, seguendo la tradizione familiare, Teresio, figlio di Luigi, si trasferisce con la moglie Luciana a Bardonecchia dove apre la Pasticceria Ugetti in Via Medail 82.

Nello stesso anno nasce, a seguito di una geniale idea di Teresio, il Krapfen caldo con confettura di albicocca. Il dolce da subito suscitò interesse e nei decenni sarà la merenda che delizierà i golosi palati dei turisti e dei bardonecchiesi.

Nel 1984 entra in azienda il figlio Franco che arricchirà negli anni l’offerta con nuove proposte dolciarie. Nel 1995 il negozio ha una nuova sede: Via Medail 80.

La Pasticceria Ugetti, nel 2004, entra nella guida “Maestri del Gusto”, pubblicazione redatta a cura della Camera di Commercio di Torino e Slow Food, dove vengono indicati i produttori che hanno come obbiettivo la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche della Provincia di Torino.

La ricerca di nuovi prodotti è la mission della Pasticceria, dolci tradizionali e innovativi per soddisfare i gusti dei nuovi consumatori.   Oggi, nella gestione aziendale, sono subentrati i figli, Davide e Andrea, che, ovviamente, continueranno con successo ad allietare il palato dei golosi.

I dolci in degustazione

L’evento è stato strutturato in diversi momenti: storytelling della famiglia e della Pasticceria Ugetti, descrizione delle preparazioni dolciarie con successiva degustazione di sette dolci, uno per ogni decennio.

Il Krapfen caldo con la confettura di albicocca ha introdotto la degustazione. Una delizia di morbidezza e golosità dove la nota leggermente acidula della confettura rende raffinato il dolce.  

l “brut e bon”, per gli anni sessanta, è un biscotto dalla forma irregolare composto da nocciole “tonda e gentile delle Langhe” immerse in albumi montati a neve e zucchero.   Un “brut e bon” dalla consistenza leggera e friabile, un mix tra la croccantezza delle nocciole e la lievità dell’impasto.

La torta “Petit Four”, impasto a base di mandorle, pan di spagna con frutta candita e bagna, ha riportato i presenti agli anni settanta. Una torta morbida, suadente in bocca dai delicati aromi di mandorla e frutta candita (ciliegie, scorze di agrumi).

Il bicchierino di cioccolata con composta di albicocca irrorata con distillato di albicocca ha rappresentato gli anni ottanta. Sono gli anni in cui la Pasticceria ha iniziato la lavorazione del cioccolato: tavolette, cioccolatini e praline.

Il semifreddo di zabaglione e uva passa, la nuova proposta degli anni novanta: i semifreddi.

Il cremoso alla vaniglia su base di pan di spagna (anni duemila), è un insieme di morbidezza, consistenza ed eleganza visiva: il nero della copertura, la crema con i semi di vaniglia e la foglia d’oro.

In ultimo è stata presentata una novità: lo stecco al gusto limone e salvia, dove gli aromi dei due elementi si sono fusi in modo magistrale.

Per concludere

Il Giandujotto, il cioccolatino più rappresentativo del Piemonte, ha chiuso la degustazione.

Cioccolatino ottenuto da nocciole IGP Piemonte, zucchero, burro cacao, per il quale è in itinere la richiesta del riconoscimento della IGP (Indicazione Geografica Protetta).

La pratica per l’attribuzione della IGP al Giandujotto di Torino, unico prodotto che nella sua ricetta racchiude un’altra IGP (nocciola Piemonte), è ferma a Roma, stallo forse dovuto a interessi divergenti.

Per ulteriori informazioni visitare il sito: Pasticceria Ugetti

Abstract della “Storia” tratto dal sito aziendale.

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